Il contest di Genny di Al cibo commestibile in collaborazione con La Compagnia del Cavatappi ha scatenato subito la mia curiosità/golosità, soprattutto per l'idea di (ri)scoperta di ingredienti antichi che, grazie all'amore di molti e alla protezione della loro originalità, si tramandano nei secoli pur rimanendo intatti. E io, che comunque mi reputo un'amante del buon cibo, non avevo idea che così tante bontà campane sono protette dai marchi DOP e IGP (l'elenco lo trovate qui).
Ho deciso di creare un dolcetto, unendo i sapori del mio luogo preferito, di quello che considero 'casa' più della casa in cui vivo: il Cilento. La ricetta sta un po' più in basso, prima voglio raccontare gli ingredienti che ho usato.
Il fico bianco
La casa dove ho trascorso le miei estati più belle e i miei ricordi più forti si trova in Cilento. E' una casa bianca col tetto rosso, è una casa circondata da una terra che si unisce col mare, e la terra è una distesa di alberi di fico. L'odore dei fichi si fa sempre più dolce pian piano che arriva l'autunno. I fichi di luglio sono buoni solo perché per un 10 mesi non ne ho mangiati. I fichi di agosto son buoni a colazione, appena colti, e per far marmellate per l'inverno. I fichi di settembre, i pochi sopravvissuti alla golosità delle api e degli uccellini, li mangio uno alla volta, man mano che li trovo nascosti tra le grandi foglie. Quelli che il contadino fa seccare al sole estivo sono ora pronti per essere farciti con mandorle, canditi e finocchietto mentre le foglie di fico piegate a fagotto diventano un piccolo scrigno per la frutta secca.
L'olio
La casa di mio zio è lontana dal mare. Ma forse il vero Cilento è questo: piccoli paesini che sembrano presepi, abitati solo da vecchi le cui rughe raccontano la fatica del coltivare questa terra dura. La terra che circonda la casa di mio zio è piena di ulivi attorcigliati su se stessi. L'olio spremuto da questi alberi è come queste colline: piccante e aromatico, giallo e verde, ottimo se accompagnato dalla semplicità di un pezzo di pane.
Ora che siete stati tutti pazienti a sopportare i miei ricordi di infanzia finalmente arriva la ricetta. Per la crema di ricotta devo ringraziare il forum di Gennarino, mentre l'idea del finocchietto nel croccantino è di Salvatore De Riso. La marmellata e i canditi sono alcune delle fantastiche creature culinarie di mia mamma.
100gr di marmellata di fichi bianchi del Cilento; 10 fichi bianchi del Cilento secchi
Sciogliere il cioccolato a bagnomaria e unirvi tutti gli ingredienti. Stendere il composto con il matterello tra due fogli di carta forno. Lo spessore deve essere di circa 5mm. Quando è freddo togliere i fogli di carta forno.
Per la meringa italiana: 20gr di albumi (meno di uno); 35gr di zucchero; 15gr di acqua; 5-6 foglie secche di alloro
Preparare la meringa italiana: pesare 15gr di acqua profumata di alloro e metterla, con lo zucchero (quello normale), in un pentolino. Portare a 121°. Versare a filo sugli albumi e, contemporaneamente, montarli finché sono freddi.
Ammorbidire la ricotta con il frustino elettrico per una decina di secondi. Unire l’arancia candita tagliata a cubetti. Montare la panna con lo zucchero a velo. Unirne un poco alla ricotta e poi, quando è ammorbidito l’impasto, aggiungere il resto mescolando senza far smontare la panna. Far sciogliere la gelatina ammollata e strizzata mettendola 10 secondi nel microonde e unirla. Infine, senza smontarla, amalgamare anche la meringa italiana.
Composizione
Sagomare a piacere il croccantino con un coltello affilato e posarlo sul tortino. Decorare con arancia candita e foglie di alloro.
5 commenti:
fantastico!
se nn ti spiace puoi indicare il link della compagniad el cavatappi?grazie
genny
Complimenti, sei uno dei tre vincitori! ora per sapere se primo, secondo o terzo, vieni a votare!:D
Ciao Prinz complimenti per il tortino è una meraviglia!
Sonia
Complimenti !!! Che capolavoro!!!
Virginia
Graziegraziegrazie!!!
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